Diana era persa nella sua sofferenza, ma in tale ora trovava la forza di continuare a lottare, quel giorno aveva preso coscienza che nulla era perduto, prima o poi qualcuno sarebbe entrato nella cantina e lei, sarebbe stata salva. Seduta nel buio in attesa dell’apertura della porta, i suoi pensieri si facevano scuri come il corridoio percorso per arrivare alla cantina.
Dopo aver pensato al finale roseo, ella tornava nella fredda e buia realtà, ovvero, colui o colei che varcavano quella soglia altri non erano che i suoi aguzzini. Dopo aver pensato a tutte le possibili soluzioni, decideva di tornare dalla sua finestra, quando la sua attenzione andava a un plico di fogli, dopo averli ispezionati, notava che erano delle bolle di consegna, dopo averne letto alcune intestazioni, con nomi e località a lei ben noti, il suo pensiero andava alla libertà e la bellezza di quei luoghi.
Posandole mantenendo lo stesso ordine, il suo sguardo andava verso terra dove si trovava un mozzicone di matita. In quel preciso istante il suo cuore iniziò a palpitare affannosamente, aveva forse con sé una soluzione. Con minuziosa attenzione andava a scegliere una bottiglia di vino, per poter tornare indietro.
Nel ritorno sui suoi passi, ora le sue mani stringevano, una matita, un foglio di carta, e una bottiglia di vino e un arrugginito cavatappi. Dopo aver aperto la bottiglia e aver assaggiato un sorso di vino, la svuotava a terra e con meticolosa cura la metteva a scolare. Con quell’attrezzatura di fortuna stava per mettere a segno un geniale piano di fuga. La mano faceva scorrere attenta i suoi pensieri sul retro di quel documento di consegna.
AIUTO, chiedo il tuo aiuto, Ti prego di credermi, Vai subito dai Carabinieri e porta questo messaggio. GRAZIE.
Mi chiamo Diana Giraudo, nata ad Alba, il 24/07/2005 sono stata rapita e sono chiusa in una fortezza sul mare. Non so dirti dove, dalla finestra dalla quale sto buttando in mare la bottiglia, vedo solo il mare, devi cercare un castello o forse una rocca a picco sul mare, con ha una piccola finestra.
So solo che ogni tanto sento delle musiche e dei profumi di cibo da festa di nozze, provenire da sopra la mia finestra, mentre dal basso sento le grida dei bimbi sulla spiaggia ma non riesco a vederli e farmi sentire.
